Stamattina siamo partiti alle 8.15 da scuola e con il pullman del comune siamo giunti a Rivoli ai piedi di una collina morenica ricoperta da un bosco costituito da alberi spogli a causa della stagione invernale. Di fronte alla collina c’è una distesa di terra divisa tra parte arata e parte adibita alla coltivazione di granturco. Sulla collina prevalgono i castagni, le betulle, le querce e le acacie.
Nell'era glaciale c'era un ghiacciaio molto alto, più o meno come la collina. Ci sono anche dei massi erratici (cioè massi vagabondi).
Gli alberi sono privi di foglie perché siamo in inverno. Il bosco è ceduo, perché l’uomo taglia gli alberi presenti non completamente ma lascia la base per fare ricrescere la prossima pianta più velocemente. Ci sono anche piante rampicanti, come l'edera che è un parassita, una pianta cioè che succhia la ninfa degli altri alberi.
Abbiamo iniziato il percorso per arrivare in cima alla collina e andando avanti si sono intravisti tratti di neve mentre il resto del terreno è molto fangoso. Sul terreno che stiamo percorrendo ci sono arbusti secchi, foglie di colori autunnali e ricci di castagne. Stiamo raccogliendo esemplari di foglie, di castagne, ecc. Un fiore si conserva meglio nella carta assorbente.