Valcamonica Story: il Diario sulla Roccia
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C'era una volta un popolo molto ricco che produceva coltelli.
Questo popolo aveva anche dei grossi telai, che producevano stupendi vestiti.
Questo popolo era molto pacifico e viveva solamente con la natura.
Il villaggio, di nome Ulululu aveva parecchi soldati che non avevano nessuna voglia di uccidere. I soldati, anche se non uccidevano, si allenavano continuamente, così in caso di guerra riuscivano a difendersi.
Questi allenamenti erano prove di forza e di abilità.
Questo popolo, per tramandare le cose che faceva, le scriveva sulla roccia come se fosse un diario: esercizi di combattimento, case, scene di caccia, animali, riti, scene di vita delle persone più importanti e la paletta per la sepoltura dei morti.
Una strega, di nome Mercuria, voleva fare scoppiare una guerra tra il suo villaggio e un altro. Però Mago Zurlino riuscì a rompere l'incantesimo e a far tornare tutto come prima.
Tempo dopo la cattiva maga ritentò di rifare l'incantesimo, ma Mago Zurlino prontamente riuscì a trasformarla nel dio della cattiveria, che era molto alto, brutto, e con la testa da cervo, di nome Cernunnos.
Da quel momento in quel villaggio ci fu pace e tranquillità, e tutti continuarono a incidere il diario sulla roccia fino a quando non si estinsero.
Adriano Arduino, Domenico Pulitanò, Angelo Braccia
progetto Sui Sentieri dell'Arte Rupestre