Anubi: nome traducibile in sciacallo della divinità funeraria egizia rappresentata in forma umana con testa di sciacallo o di cane e, talvolta, con aspetto interamente animalesco. Come dio dei morti e dell’oltretomba presiedeva alle cerimonie funebri, custodendo il defunto e assicurandogli vitto e buona sepoltura. Nel culto di Osiride ne divenne il fratello o, secondo altre versioni del mito, aiutò a seppellirne il corpo.

Lo sciacallo appartiene alla famiglia dei canidi, si nutre di carogne e a volte di piccoli animali vivi. Lo sciacallo dorato è lungo poco più di un metro, ha il manto dai riflessi dorati o ruggine e grigi. E’ noto per le sue grida o latrati, è un buono corridore e sovente compie le sue escursioni nei villaggi. Molto noto e caratteristico è lo sciacallo della gualdrappa, con orecchie assai aguzze, ravvicinate alla base, manto giallo-rossastro, eccetto sul dorso, dove il pelo è più lungo e mostra un’elegante tinta grigio-argentea, con fitta macchiettatura nera.