Sulle Orme dei Camuni
progetto Sui Sentieri dell'Arte Rupestre
Non siamo i Camuni, ma le ragazze torinesi della IIA della scuola media Virginia Agnelli.
Chiunque tu sia ti invitiamo a venire in viaggio con noi alla scoperta delle rocce scolpite dalle antiche popolazioni della Valcamonica.
Buon viaggio e a presto!!
L'ORIGINE DELLE ROCCEPer molti millenni la Valle Camonica rimase coperta da un ghiacciaio imponente, che faceva parte della calotta più ampia che in varie riprese negli ultimi due milioni di anni ha interessato il sistema alpino.
Piccole pietre, ghiaia, sabbia, macigni di varie dimensioni, sotto la forte pressione del ghiacciaio in movimento, hanno abraso e levigato le rocce sottostanti, la cui formazione risale ai remoti tempi del Periodo Permiano, quando stava ancora sotto il mare (280-225 milioni di anni fa) per mezzo di grossi accumuli di detriti (che prendono il nome di Arenarie Permiane). Quando i ghiacciai si ritirarono, circa 12000 anni fa, rimasero esposte le superfici rocciose, dall'aspetto levigato, paragonabili a enormi lavagne naturali, come certamente apparvero ai camuni che, stanziatisi nella Valle, incisero sui massi episodi della vita quotidiana.LE TECNICHE DI INCISIONE
Osservando attentamente le rocce, si riuescono ad individuare le diverse tecniche usate dai camuni per esprimersi.
Una di queste è, per esempio, la picchiettatura o martellinatura, che consisteva nel fare la punta al quarzo (minerale molto duro) e con questo picchiettare la roccia levigata.
Nell'arte rupestre si trovano anche altre tecniche, come il graffito e la pittura.I TEMI
Le incisioni rupestri del Parco Nazionale di Naquane, in Valcamonica, raffigurano diverse scene di caccia: molte sono state incise nell'età del Ferro, periodo che occupa il primo millennio A.C.
Osservando le figure possiamo individuare diversi stili di incisioni quali lo stile geometrico, quello naturalistico e quello decadente.
Le nostre scelte in viva voce (Real Audio file 120K) Durante l'età del Ferro nell'ambito della difesa si affermano famiglie aristocratiche, formando così un forte gruppo di "guerrieri".
Nelle scene di caccia sono rappresentati uomini a cavallo o a piedi.
Spesso sono raffigurati armati di lancia, di pugnale o di spada; come difesa impugnano lo scudo.
I cacciatori erano sempre accompagnati da un fedele amico: il cane. Sono spesso raffigurati anche a cavallo, seduti o a volte in piedi.
La loro migliore preda era il cervo.
I guerrieri amavano rappresentarsi con armature oppure con fisici superiori alla norma, probabilmente per buon augurio.
In questo periodo vengono rappresentate molte scene di duello. I duellanti a volte sono rappresentati di piccole dimensioni, mentre alle loro spalle vi sono due uomini più grandi che, forse, rappresentavano i maestri, sempre armati di lancia o spada e protetti da scudi.
Ma la cosa che più stupisce è che non venivano mai rappresentati morti. Questo perché, forse, erano solo prove per misurare la propria forza oppure erano duelli nei quali si combatteva per indicare il passaggio da ragazzo ad adulto. Quando venivano rappresentrati i duellanti da soli era forse per indicare che si trattava di duelli veri e non di una scuola di duello.Interpretazioni
Un'altra raffigurazione presente esclusivamente sulla roccia n° 1 è il telaio. I sette esemplari sono uno dei pochi cenni che rievocano il lavoro delle donne nell'età del Ferro; piccole coppelle disposte in riga lungo la base rappresentano i pesi che svolgono il compito di tendere i fili per la tessitura. Sono telai verticali composti da un asse orizzontale in alto, unito da altri due assi verticali alle estremità, che formano la cornice di sostegno. Secondo la nostra interpretazione il telaio é composto da sassi sul fondo, che erano probabilmente appesi a fili; mentre gli uomini si occupavano della caccia, le donne trascorrevano il tempo nei villaggi per accudire i bambini e tessere .
Sono piuttosto numerose le capanne, presenti soprattutto sulla roccia n°35, chiamata anche "Roccia del villaggio camuno". Sono composte da un basamento inferiore a linee verticali, ma anche interamente martellinato; un corpo intermedio di forma quadrangolare, una struttura superiore a forma di tetto a due spioventi più o meno inclinati ed arcuati.Rava Carlotta,Sacchetto Elena, Viola Laura
Descrizione
Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane è situato nella Val Camonica, presso Capo di Ponte e contiene 104 rocce incise.
Il Parco è immerso in una natura incontaminata. Per non rovinare le rocce sono state costruite delle comode passerelle di legno su cui devono camminare i visitatori. Solo le guide, togliendosi le scarpe, possono camminare sopra le rocce. Esse sono numerate nell'ordine in cui sono state rinvenute.
Le rocce più importanti sono: la numero 1 e la numero 50.
La roccia numero 1 è stata la prima ad essere ritrovata. E' quella più grande e più importante: su di essa sono incise più di 900 figure. Nel tratto iniziale vengono rappresentati guerrieri, mentre nel secondo tratto sono stati incisi molti cervi e scene di caccia. Ed è proprio in questa roccia che troviamo le prime figure femminili: i telai che dimostrano il lavoro delle donne. Un'altra figura molto importante è il labirinto che rappresenta, molto probabilmente, un rito di iniziazione (la difficoltà del percorso e la lotta dei guerrieri).Un'altra roccia molto importante è la numero 50. E' situata in pendenza e nella parte superiore sono rappresentate figure di oranti più schematizzate mentre le figure umane incise più in basso mettono in evidenza la muscolatura. Sulla roccia 50 sono inoltre rappresentati i guerrieri più grandi di tutto il Parco, con in testa un bellissimo elmo. Nella parte inferiore troviamo anche delle scritte in alfabeto etrusco (LEZUENEZ) possono essere lette, ma non se ne capisce il significato.
Ciao ciao, non possiamo dirvi di più (Real Audio file 12K)...
perchè abbiamo la bocca piena.
Potete continuare il viaggio senza di noi, vi raggiungeremo dopo una breve digestione.
Intanto cliccate qua sotto per saperne di più.
La nascita dei Camuni | Le rocce del Dio Sole | Le lotte rupestri
Ecco le nostre firme incise su Internet:
- Giusy Andolina
- Chiara Campagnaro
- Silvia Cedrino
- Valentina Commisso
- Giulia Coppolecchia
- Debora Cornalba
- Federica De Benedictis
- Claudia Ferroni
- Valeria Lafiandra
- Federica Lucarelli
- Chiara Milano
- Marzia Paissoni
- Ilaria Piombo
- Carlotta Rava
- Elena Sacchetto
- Barbara Sartori
- Jessica Tammi
- Laura Viola
Insegnanti:
- Maddalena Canale
- Paola Zanatta
Un progetto di
GRCM Orme dell'Uomo
maintained by aarca