Vi presentiamo per prima Maura Berardinelli con il suo splendido graffito su pastelli a cera. Esso rappresenta un cervo, animale sacro, ma sfortunato. Infatti la sua opera si intitola: "Un animale sacro, ma sfortunato". Accanto al cervo troviamo una paletta che probabilmente serviva per raccogliere le ceneri dei morti.

Abbiamo poi la bravissima Sabrina Sciascia, con un'interessante incisione a sbalzo su rame, intitolata "Il Dio Sole", che raffigura il Sole, una collana a forma di "U" rovesciata con frange pendenti e due cerchi concentrici.

Una nuova stella dell'arte rupestre è Martina Grosso, la quale ha scelto il soggetto delle "oranti femminili", proprio perché è una delle poche figure in cui sono state raffigurate delle donne. Il titolo della sua opera è "Rito di culto con danze", inciso a sbalzo su rame.

Il vero asso dell'incisione è Sara Bonzano che nella sua opera, eseguita ancora a sbalzo su rame, intitolata "Il Duello", ha voluto dar un'idea dei duelli. Sono raffigurati due guerrieri, uno col corpo picchiettato a pallini, l'alto col corpo riempito a righe parallele.

Susy Di Pasquale ha immaginato una capanna dell'età del Ferro. Essa ha utilizzato gli stili dell'epoca in modo da ottenere un quadro fedelmente ispirato all'età del Ferro. E' la prima volta che un'artista immagina una capanna di quell'epoca. Ciò fa vedere la sua originalità in materia, il tutto in un'atmosfera pittoresca. Il titolo è "L'Antica Capanna".