I disegni dei Camuni
Un tuffo nel passato
progetto Sui Sentieri dell'Arte Rupestre
Benvenuti in Internet!! (Real Audio file 10K)
Siamo la IIB della Scuola Media Virginia Agnelli, via Paolo Sarpi 123, Torino.
Ritieniti fortunato di conoscerci!!
Vi presentiamo le nostre esperienze in Valcamonica!
Introduzione.
Il parco di Naquane è meta di molte scolaresche desiderose di conoscere una civiltà del passato.
In ognuno di noi è forte il desiderio di conoscere le proprie radici, la vita degli uomini da cui discendiamo.
La visita del parco è molto educativa per vedere e assimilare le conoscenze apprese sui libri di scuola.
Escursione.
La nostra visita era diretta al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane. La nostra gita è iniziata con una ripida salita che ci ha portati all'ingresso del Parco, dove una cartina illustrativa ci ha guidato tra le tante rocce.
Ci ha colpito maggiormente la scrupolosa attenzione con cui i guardiani custodiscono e rispettano le incisioni: infatti la nostra guida camminava scalza sulle pietre.
Solo con un occhio attento e vigile si aveva la possibilità di osservare nei particolari i graffiti.
Il Parco.
Il Parco è situato in Valcamonica, in provincia di Brescia, in località Capo di Ponte. E' stato aperto nel 1954 dalla Sovrintendenza archeologica della Lombardia. Le incisioni erano già conosciute alcuni anni prima, ma per evitare che la gente le rovinasse è stato istituito questo Parco Archeologico.
Questo Museo all'aperto è il più grande d'Italia e uno dei più importanti d'Europa. Esso si presenta verdeggiante e, per il maggior rispetto degli antichi graffiti, sono presenti delle passerelle di legno. Queste ultime sono utilizzate per camminare e osservare più da vicino le incisioni.
Le rocce. In seguito alle glaciazioni avvenute circa 14.000 anni fa, le rocce hanno assunto la loro forma caratteristica. Infatti esse si presentano come una grande lavagna sulla quale si poteva liberamente incidere.
L'età a cui appartengono la maggior parte delle incisioni è l'età del Ferro. Le figure di questo periodo ci permettono di ricostruire una struttura sociale dove i cavalieri e i guerrieri sembrano giocare il ruolo più importante. La tecnica preferita dai Camuni era la picchiettatura, che consisteva nel disegnare i contorni delle figure e in seguito, con specifici strumenti, picchiettarne l'interno.
Le figure più ricorrenti sono: scene di guerra, cervi dalle corna lunghe, capanne e labirinti. Tutte queste incisioni testimoniano una civiltà che pur essendo preistorica si dimostra in certi aspetti simile alla nostra.
Il perché di queste incisioni si presta a molte interpretazioni. Si pensa che incidere fosse come una prova d'esame con cui i giovani potevano entrare nella società.
Incidere poteva anche rappresentare il bisogno di comunicare, di esprimersi per trasmettere agli altri le proprie idee.
Non cambiare canale, continua a stare con noi leggendo i nostri articoli!!
Firmato:
- Sissi Capilli
- Giorgia Carelli
- Sara Carvelli
- Valeria Cilli
- Elisa Cipriani
- Francesca Coraglia
- Stefano De Angelis
- Daniela Di Zozza
- Dario Donno
- Eleonora Gallo
- Valeria Garritano
- Yara Gramoni
- Luca Lautieri
- Roberta Melotti
- Lorenzo Montrucchio
- Angela Musso
- Alessandra Pastorino
- Daniela Sollazzo
- Michela Varalda
- Diego Vezza
Insegnanti:
- Giuseppina Ghio
- Paola Zanatta
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