L'Uomo Etro e la Roccia Uscha
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Etro era un ragazzo giovane molto coraggioso, volonteroso e furbo. Un bel giorno andò da Uscha, la figlia primogenita del sole imprigionata in una roccia dalla matrigna Luna. Luna, in segreto dal Sole che voleva molto bene agli uomini, fece una magia che imponeva alla terra di fare crescere vegetazione. Allora Uscha disse a Etro che cosa era successo. Il nonno di Etro, che era lo stregone, rivelò a Etro l'unico modo per uccidere Luna e fare quindi cessare l'anatema. L'unico modo era lanciare una lancia di notte e colpire la luna.
Una notte Etro
prese una lancia lunga 5 metri, andò sulla montagna più alta e scagliò la lancia, colpendo Luna e uccidendola. L'anatema finì e Uscha divenne una donna. Il Sole concesse a Etro e Uscha di sposarsi e il nonno di Etro propose ai due sposi di unire i propri nomi e dare il nome alla tribù. Così la tribù si chiamò "Etrusca", Etro incise sulla roccia dove era imprigionata Uscha "Lezuenez", che significava "L'anatema è finito".
Il Re Sole va a combattere contro il nemico
Un giorno il re Sole stava andando in giro nel bosco con il suo cavallo. Incontrò il suo nemico peggiore, che gli voleva sottrarre il trono. Incominciarono a combattere. Il re Sole si ferì, ma il suo cavallo saltò addosso al nemico e lo fece cadere, così perse la spada e il Re Sole lo ammazzò. Il Re Sole molto contento tornò al castello dove organizzò una grande festa, e dove fu incoronato insieme al suo cavallo.
Animazione sociale ed organizzazione:
Oriana Bozzarelli
Conduzione archeologica e informatica:
Andrea Arca'
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