Biancaneve, dopo aver morsicato la mela della strega, svenne e cadde in un sonno profondo. I sette nani si accorsero dell’accaduto e Brontolo prese la mela morsicata e la nascose in un ripostiglio perché non voleva che qualcun altro rimanesse avvelenato.
I nani presero poi tutti insieme Biancaneve, la coricarono sul letto e chiamarono il dottore, che visitò la ragazza e disse di non poter fare niente perché si trattava di un incantesimo. I nani erano disperati, non sapevano più che cosa fare. Sparsero la voce per il regno riguardo a quanto era accaduto sperando che qualcuno potesse aiutare Biancaneve.
Dopo qualche giorno il principe del regno arrivò alla casetta dei nani, entrò, vide Biancaneve sdraiata, si avvicinò e le diede un bacio.
La fanciulla si svegliò magicamente. I due giovani si innamorarono e dopo pochi giorni si sposarono. Dopo il matrimonio i nani tornarono alla loro casa.
A Pisolo venne voglia di un frullato di mele, guardò nel cesto ma non c’era niente, si ricordò che nel ripostiglio ne aveva vista una e non ricordandosi che quella era una mela stregata, la prese per farsi il frullato. Nel frattempo Mammolo entrò in cucina e chiamò tutti i nani a raccolta per berlo insieme.
Dal bicchierone tutti ne bevvero un sorso. Dopo pochi minuti i nani cominciarono a sentirsi strani, improvvisamente diventarono altissimi. Quando la trasformazione finì sì guardarono allo specchio e videro che erano diventati dei ragazzi giovani, belli e forti. Corsero subito a raccontare tutto a Biancaneve.
Il principe decise di farli cavalieri. I nani vissero al castello, naturalmente felici e contenti.
Morena
(classe IIA scuola media statale Matteotti, Torino, primavera 2001)