Il signor Maurizio aveva tenuto da parte dei soldi per comprare un gioiello, così entrò in una gioielleria per acquistare un bracciale.
Quando aprì la porta vide il cadavere del gioielliere, e preso dal panico chiamò la polizia.
Accorsero il commissario Stefano e il vice commissario Giocondo con 5 poliziotti.
Dopo molte
indagini si scoprì che erano stati rubati un
diamante e un coltello di origine egiziana; entrambi gli oggetti erano molto antichi. Il commissario e il vice, accompagnati dai 5 poliziotti, partirono per l'Egitto.
Il giorno seguente arrivarono alla piramide di Clauserse. Al suo interno 10 uomini, vestiti in modo molto curioso, stavano discutendo con 8 persone, che sembravano briganti con in mano un favoloso diamante.
Improvvisamente una delle persone vestite in strano modo schiacciò un pulsante sulla parete; questa si aprì e venti lance furono scagliate contro i briganti che morirono tutti.
Gli altri uomini se ne andarono con il diamante. Nel frattempo il commissario e il suo vice entrarono nella piramide, accompagnati dall'egittologa egiziana Nair, dall'archeologo Abdallah e dai 5 poliziotti, videro i corpi e quindi proseguirono per i corridoi, seguendo il gruppo di persone.
All'uscita del tunnel si ritrovarono in una valle verdeggiante, ma improvvisamente 5 dardi colpirono i poliziotti.
Seguendo lo scalpiccìo arrivarono davanti ad un tempio, davanti alla cui porta principale vi erano quelle misteriose persone, quindi usarono l'accesso laterale.
Camminando per le sale sentirono una voce che proveniva da un foro nel pavimento. Lì sotto infatti c'era una ragazza con il diamante, che le era stato affidato dai ladri: si chiamava Sarah e voleva impossessarsene.
Il commissario e i suoi compagni la tirarono fuori e, mentre lei consegnava il diamante, i suoi misteriosi amici le spararono. Lei fece però in tempo ad azionare una porta nascosta che schiacciò i misteriosi furfanti.
Intanto il commissario, il suo collaboratore e gli archeologi uscirono dalla valle, ma non restituirono il diamante alla gioielleria: lo deposero invece ai piedi della lapide di Sarah che tanto lo aveva desiderato in vita.
Claudio, Salvatore, Sara, Stefano, Valentina
(classe IID scuola media statale Matteotti, Torino, primavera 2001)